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RUNNER’S HIGH: INEBRIATI DALLA CORSA

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Vi ricordate di quella scena di “Forrest Gump” nella quale il giovane Forrest viene inseguito da una banda, mentre la sua amica gli urla la famosa frase “Corri Forrest, corri”? E come Forrest corse, prendendo quasi letteralmente il volo. Più avanti nel film attraversa senza difficoltà gli Stati Uniti di corsa. Sicuramente avrà provato anche lui qualche volta il runner’s high. Ma di che cosa si tratta effettivamente. Arriva un momento, dopo un certo numero di chilometri con lo sci di fondo o la corsa ma anche in altre discipline di resistenza, in cui le gambe diventano leggere, la stanchezza svanisce e sciare o correre viene da sé. Vi è mai capitato? Tra gli sportivi questo fenomeno viene chiamato “runner’s high”: uno stato di euforia che regala la sensazione di poter continuare ad allenarsi in eterno. Si tratta di un’ebrezza “fai da te”. Durante il runner’s high si perde completamente la percezione del proprio corpo e non si sente più la fatica che comporta l’allenamento dopo un certo tempo. Per raggiungere questo stato, in genere bisogna sottoporsi ad uno sforzo parecchio intenso e prolungato, durante il quale si raggiungono i propri limiti.
“Droghe” prodotte dal nostro corpo
Il runner’s high consiste in un leggero stato di ebrezza, provocato da sostanze prodotto dal nostro corpo che vengono rilasciate dal cervello durante un allenamento di resistenza intenso. Si tratta di una euforia fai da te. Per molto tempo la medicina aveva ritenuto le endorfine responsabili di questo effetto; ora si sa che il runner’s high è dovuto anche a sostanze cannabinoidi. In sunto: viene prodotto un cocktail di sostanze analgesiche e dall’effetto ansiolitico, che agiscono sul nostro organismo in maniera simile a sostanze stupefacenti quali oppio e cannabis e ci fanno dimenticare vesciche, dolori muscolari, crampi e stanchezza.
Come raggiungere il runner’s high
Buono a sapersi: non tutti provano il runner’s high. Il rilascio di endorfine e cannabinoidi varia da persona a persona, pertanto non esiste una formula vincente per raggiungere il runner’s high. Tuttavia vi diamo alcuni consigli:
-allenarsi regolarmente è un requisito fondamentale;
-liberare la mente (staccare la spina) durante l’allenamento;
-allenarsi facendo uno sforzo di intensità moderata, ma comunque impegnativa;
-allenamento di 60 minuti o più aumentano la probabilità di raggiungere il runner’s high;
-nel caso di sessioni più brevi, inserire intervalli di sforzo intenso;
-la musica può aiutare.
Molte persone che hanno raggiunto il runner’s high provano a replicare spesso questa esperienza. Chi si allena con l’intenzione mirata di raggiungere il runner’s high, non ci riuscirà facilmente: arriva quando vuole e non quando lo si cerca.
Leggendo termini quali “dipendenti da sport” e “drogati di allenamento” sorge la domanda: esiste il pericolo di sviluppare una dipendenza? Una cosa è certa: le sostanze in questione vengono prodotte naturalmente dal nostro corpo attraverso il duro allenamento. Tuttavia, certe persone mostrano sicuramente i sintomi di una dipendenza. Ciononostante, per la stragrande maggioranza dei fondisti dei podisti e dei ciclisti ecc. ecc. prevalgono gli effetti positivi dell’allenamento. In conclusione: buon allenamento!
Giustino Del Vecchio

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