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Helli Heiskanen e Stanislav Rezac vincono la Pustertaler Ski-Marathon

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Trecentocinquantasei i fondisti al via in rappresentanza di 12 nazioni: italiani, tedeschi, austriaci, ma anche russi e finlandesi. Una Pustertaler Ski Marathon, quella 2017, che si è corsa con un clima rigidissimo: -16 gradi alla partenza di Braies/ Ferrara, -18 alla Nordic Arena di Dobbiaco. E’ nel tratto tra l’entrata nel paese di Sesto e l’arrivo che Rezac e Brigadoi fanno la differenza, arrivando affiancati al rettilineo finale: 1.20.12 il tempo del vincitore Rezac, 1.20.14 per il secondo classificato Brigadoi, 1.20.46 il tempo fatto registrare dal campione olimpico della 50 km di Torino 2006 Giorgio Di Centa, terzo classificato. Tra le donne, dominio della finlandese Helli Heiskanen, che ha chiuso la sua gara in 1.34.03; nettamente staccate le altre due atlete sul podio, la tedesca Franziska Muller (1.39.09) e la vicentina Deborah Rosa (1.44.50). Per l’atleta del GSA Asiago, un terzo posto che arriva proprio nel giorno del ventiduesimo compleanno. Le interviste. “Ero venuto qui con l’obbiettivo di vincere, secondo è pur sempre una buona posizione, ma per me è come se avessi perso”: questo l’amaro commento a caldo di Mauro Brigadoi. “Stavo veramente bene oggi, i materiali erano al top, ma ho dovuto inchinarmi a un Rezac fortissimo in volata. Il freddo si è fatto sentire, ma la pista era perfetta: congratulazioni agli organizzatori che, come lo scorso anno, hanno saputo realizzare un bellissimo tracciato”. Soddisfatto per il terzo posto Giorgio Di Centa: “Sono contento del mio piazzamento dietro a due atleti di valore come Rezac e Brigadoi. Siamo rimasti in tre fino a Dobbiaco, poi ho perso contatto negli ultimi 4 chilometri, quando loro hanno aumentato il ritmo”. Grande emozione per l’arrivo di Adele Pollam, atleta di Vigo di Fassa, che ha corso con un pettorale particolare: “Sono qui per ricordare mio marito – ha detto all’arrivo -, morto quest’estate per un tumore. Sul mio pettorale ho scritto “Corro per Dino” e ho attaccato due fotografie, di una gara e di un’escursione scialpinistica. Con lui ho corso le Pustertaler, le Marcialonga; lo scorso anno per la malattia non ha potuto partecipare, e quest’anno ho voluto correre per lui. Per questo mi sono fatta dare due medaglie al traguardo: una è sua”. Grande soddisfazione anche per gli organizzatori: “Fortunatamente nei giorni scorsi ha fatto molto freddo, quindi abbiamo potuto portare la neve artificiale lungo il tracciato. – commenta Alfred Prenn, presidente della Pustertaler Ski Marathon – Un’impresa che abbiamo portato a termina grazie all’aiuto di tutti i cinque paesi attraversati dalla gara, da Braies fino a Sesto. Negli ultimi anni la mancanza di neve si è fatta sentire, ma siamo sempre riusciti a garantire la presenza di circa 400 atleti; negli anni di grazia, con le nevicate, abbiamo toccato anche i mille iscritti. Stiamo già lavorando per l’anno prossimo: speriamo di poter ripristinare la gara sui 60 chilometri sul tracciato originale, se dovesse mancare la neve come in questi anni, garantiremo comunque il percorso sui 35 chilometri”.

 

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