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Martedì, 26 Marzo 2019

Il “7 Nazioni” della Ötzi Alpin Marathon

I partecipanti della Ötzi Alpin Marathon aumentano ogni giorno di più, e gli ironmen e le ironwomen che affronteranno la difficile prova del 27 aprile sono già oltre 100, con una ventina di trittici pronti a suddividersi la fatica sul percorso di 42.2 km e 3266 metri di dislivello. Sette le nazioni ad oggi presenti: Italia, Austria, Svizzera, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Belgio. Gli staffettisti, costituiti in gran parte da maschi e da qualche staffetta mista, competeranno spartendosi lo sforzo nelle frazioni di mountain bike (24.2 km e 1.538 metri di dislivello), corsa (11.3 km e 495 metri di dislivello) e scialpinismo (6.7 km fino a raggiungere quota 3.212 metri), scattando da Naturno – in Alto Adige – e concludendo la propria ‘estrema’ cavalcata al ghiacciaio della Grawand, a pochi metri da dove venne ritrovata, nel 1991, la Mummia del Similaun. Le quote d’iscrizione per partecipare sono fisse a 80 euro oppure a 185 euro per la staffetta. Il comitato organizzatore è da non molto anche gemellato con lo staff svizzero dell’“Inferno Triathlon”, vinto per dieci edizioni dall’atleta tedesco esperto in grandi imprese sportive Marc Pschebizin, divenuto campione del mondo amatori di Duathlon nel 1998. Da allora è anche membro della squadra nazionale duathlon tedesca. Vinse anche il prestigioso International Duathlon a Central Park, New York. Nel 1999 arrivò quarto in classifica generale nella serie Powerman della Coppa del Mondo di Duathlon. Ora Pschebizin è senz’altro divenuto più esperto, ma i titoli non sembrano bastargli, andando a conquistare anche prove ardite come le 24 ore in mountain bike e raggiungendo l’ambito traguardo del decimo successo all’Inferno Triathlon nel 2012 con un tempo di 8:48:56 ore. Ora allenatore, Marc è tornato in sella nel 2017 dopo cinque anni di pausa conquistando il terzo posto all’Inferno Triathlon. Il tedesco non si ferma più, dichiarando di voler vincere anche la Ötzi Alpin Marathon, ambita anche da molti altri atleti, i quali stanno chiedendo informazioni anche sul workshop che il C.O. ha allestito per far preparare al meglio gli sfidanti, ricordando le quote del Camp di 100 euro complessivi, oppure 30 euro per ogni singola tappa assieme agli esperti Roland Osele e Daniel Jung, e 25 euro per la lezione tecnico-informativa.

Per info ed iscrizioni camp e gara: www.oetzi-alpin-marathon.com e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Biathlon: Dorothea vince la Coppa del Mondo, Lisa è seconda assoluta

Dorothea Wierer vince la Coppa del Mondo ed entra nella storia dell’Italia del biathlon portando con sé sul tetto del mondo anche i colori di Livigno. Seconda in generale Lisa Vittozzi completando un duetto a tinte azzurre. Da Muhammad Alì e Joe Frazier, a Earvin “Magic” Johnson e Larry Bird, a John McEnroe e Bjorn Borg, le rivalità nel mondo dello sport non si contano, ma quella delle atlete della Coppa del Mondo di Biathlon Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer, protagoniste di una stagione straordinaria, è del tutto particolare. Riservata come Borg, Bird e Frazier la Vittozzi, estroversa ed esuberante come Alì, Magic e McEnroe la Wierer, entrambe azzurre, entrambe – prima dell’ultima sfida – quasi appaiate in Coppa del Mondo con la prima leggermente avanti. Oltre all’amicizia, un altro ‘legame’ tra le due al di fuori del mondo del biathlon è rappresentato dai colori di Livigno, sempre esposti e bene in vista in ogni movimento social o sportivo delle due. La vittoria di Dorothea Wierer in classifica generale e il secondo posto della Vittozzi dimostrano che #LivignoPortaBene, e la partnership funziona a meraviglia. Dorothea porta in alto la bandiera livignasca già da qualche anno, mentre Lisa Vittozzi soltanto da questa stagione, non a caso quella della “svolta” per la biatleta friulana dalla precisione al tiro strabiliante. Dopo le cinque medaglie azzurre conquistate ai Mondiali di Oestersund, la Coppa del Mondo vedeva la propria epica conclusione sulla celeberrima collina di Holmenkollen, con le due azzurre separate da soli tre punti e tallonate per la sfera di cristallo dalle insidiose Marte Olsbu Roeiseland e Anastasiya Kuzmina. Rimanere concentrate sull’obiettivo era il diktat delle due alla vigilia e Dorothea Wierer è riuscita a mantenere il sangue freddo vincendo la Coppa del mondo generale di biathlon. Come si suol dire ‘c’è sempre una prima volta’ e nessuno tra le file azzurre – uomo o donna – era mai riuscito a compiere una tale impresa. Dorothea ha stretto i denti arrivando al traguardo stremata in 12.a posizione e regalando al pubblico un bell’abbraccio con la compagna Vittozzi giunta 11.a, riuscita a difendere il secondo posto in classifica generale. Poco male, per Lisa questo è un punto di partenza. Le due stelle della nazionale azzurra con Livigno nel cuore saranno presenti anche all'Olympic Week che si terrà a Livigno, e nella giornata del 1° aprile sarà così possibile testare le arti di una disciplina in forte espansione in Italia nonché seguitissima in Europa, specialmente in paesi quali Germania, Russia, Austria e Scandinavia dove è una ‘religione’. Lisa Vittozzi è la grande novità del team livignasco, e vista la sua giovane età ha davanti a sé un futuro dei più rosei sul quale puntare: “Livigno mi ha accolta come una grande famiglia”, ha affermato la campionessa dopo la vittoria nella “1K Shot” del 2018.

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