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Domenica, 17 Marzo 2019

IBU Cup Val Martello: successo dei francesi nella spettacolare mass start 60

C’era “traffico” oggi sulle piste di biathlon della Val Martello…

È toccato agli organizzatori altoatesini testare per la IBU l’inedita ‘mass start 60’ e se fino al momento del via c’era un po’ di apprensione, dopo il secondo giro s’è visto il sorriso sulle facce dei dirigenti IBU e dell’ASV Martello.

Al tiro a terra i pettorali dal 31 in su il primo dei 6 giri, poi nel secondo giro è toccato ai pettorali dall’1 al 30, quindi il gruppone si è allungato e la gara è proseguita con normalità, sempre molto affollata, ma nessun inghippo, segno che il format funziona.

Il bilancio di giornata è più che positivo per la Francia, capace di sovvertire ogni pronostico e con la Marsigliese a salutare il successo di Aristide Begue e di Caroline Colombo, quest’ultima con un po’ di sangue italiano nelle vene grazie alla nonna bergamasca.

È stata una gara molto vivace quella maschile, col francese Aristide Begue unico a chiudere la gara con zero penalità al tiro. E proprio al poligono il tedesco Zobel, in testa fino al terzo giro e con un buon margine, ha pagato caro due errori inopportuni. Ne ha approfittato l’austriaco Lemmerer, passato a condurre al quarto giro, incalzato da vicino dal francese Begue che nel finale ha allungato, presentandosi con 2”6 di vantaggio proprio sull’austriaco. Alle spalle dei due autentici protagonisti si è piazzato il tedesco Dorfer, con i norvegesi Andersen e Dale a coprirgli le spalle. Dale sembrava poter lottare per la vittoria, ma ha pagato ben 5 errori al poligono. Detto di Zobel che ha letteralmente gettato alle ortiche la vittoria, va citato anche il connazionale Fratzscher anche lui poco preciso dal tiro in piedi e finito 7°

Non è stata una gran giornata al maschile per gli azzurri. Miglior piazzamento per il friulano Paolo Cappellari (19°), con Braunhofer rallentato dal raffreddore 22°.

Gara femminile esaltante nel pomeriggio, con continui sovvertimenti al vertice. Al primo giro testa a testa per l’austriaca Zdouc e la nostra Irene Lardschneider, con l’altoatesina il giro successivo davanti a tutte, a far sognare i presenti. Poi colpo di scena, le prime sette sbagliano tutte al poligono e sono costrette al penalty lap, così la tedesca Marion Deigentesch si invola da sola ma il giro dopo, forse presa dalla foga, sbaglia tutti e cinque i tiri e ne approfittano la norvegese Karoline Knotten e la francese Caroline Colombo. Il divario sembra incolmabile, ma nel finale proprio nell’entrata allo stadio della Val Martello la Colombo raggiunge e sorpassa la norvegese e inizia così la sua cavalcata vittoriosa, bissando il successo di ieri nella sprint e completando il tripudio francese sommando la vittoria di Begue. La tedesca Stefanie Scherer (3.a) ha la meglio sulla pattuglia delle russe con Kazakevich, Slivko e Shevnina che si sono viste sfuggir di mano il podio già nel penultimo giro.

Irene Lardschneider borbotta ancora con la carabina, e l’ultimo tiro è fatale con tre errori. Il penalty lap con la neve bagnata rallenta di parecchio la marcia e la gardenese, comunque soddisfatta dell’esperienza, si piazza 14.a. Poco più lontano si affaccia anche Samuela Comola (18.a), mentre Michela Carrara è in giornata no (37.a).

Il podio non celebra solo i grandi protagonisti di giornata, ma anche i leader della “overall” sia individuale che per nazione. In questo caso la Russia fa man bassa di “coppe di cristallo”, Babikov e la Slivko fanno en plein, ma anche come team sia al maschile che al femminile.

Dopo la gran faticaccia di tre giorni di gare il presidente del comitato chiama sul podio tutti i suoi volontari, quasi 200. Per loro un grande applauso corale. Georg Altstätter, presidente del C.O. ma anche sindaco di Martello, finalmente sorride.

Info: www.biathlon-martell.com e www.biathlonworld.com  

Mass Start 60 - Men

1 BEGUE Aristide FRA 39:35.8; 2 LEMMERER Harald AUT +2,6; 3 DORFER Matthias GER +19,0; 4 ANDERSEN Aleksander Fjeld NOR +40,1; 5 DALE Johannes NOR +48,4; 6 ZOBEL David GER +56,1; 7 FRATZSCHER Lucas GER +1:03.9; 8 STALDER Sebastian SUI +1:06.5; 9 BABIKOV Anton RUS +1:12.4; 10 RIETHMUELLER Danilo GER +1:18.2

Mass Start 60 - Ladies

1 COLOMBO Caroline FRA 41:42.8; 2 KNOTTEN Karoline Offigstad NOR +7,5; 3 SCHERER Stefanie GER +21,7; 4 KAZAKEVICH Irina RUS +33,2; 5 SLIVKO Victoria RUS +34,4; 6 SHEVNINA Polina RUS +39,6; 7 ZDOUC Dunja AUT +49,8; 8 ERDAL Karoline NOR +1:11.8; 9 SKOTTHEIM Johanna SWE +1:20.9; 10 BIELKINA Nadiia UKR +1:50.2

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Ultrabericus: Modena trionfa e rompe il muro delle 5 ore e 30

La primavera del trail running apre i battenti ancora una volta nel segno di Ultrabericus Trail. La gara vicentina che in 65 km si getta a capofitto nei paesaggi dei Colli Berici

Ultrabericus Integrale, era negli obiettivi agonistici del trentino Christian Modena, già terzo nel 2015 e secondo due anni dopo. Il 2019 era quindi l’occasione del riscatto. Così è stata.

Partito con una buona andatura, ai vari passaggi è riuscito a controllare l’arrembaggio di due top runners come il marocchino Elazzaoui Elhousine e il recordman di gara, il dottor Marco Menegardi. Modena rimane alla guida della corsa fin dai primi chilometri, timbrando per primo tutti i cartellini ai rilevamenti cronometrici di Pederiva, San Donato e Torri di Arcugnano. Fino al passaggio per Torretta però la gara sembra ancora aperta. Pochi minuti separano i tre, ma mentre Modena sembra averne per due concorrenti, dietro di lui sorgono i primi segnali di affaticamento. Poco dopo Villa Margherita il marocchino è dietro di 9’, con Menegardi staccato da lui di altri 3’. Troppo tardi per trovare energie nascoste e rifarsi sotto. Modena mantiene il ritmo, comunque sostenuto e si lancia sui chilometri finali. Al passaggio alle scalette il cronometro già dà un segnale chiaro: il muro delle cinque ore e mezza è rotto. Modena si presenta sul rettilineo finale solo soletto e chiude con il tempo di 5:25:23 che, oltre alla vittoria, gli assegna il nuovo record della gara. A quel punto Elhousine, visibilmente scontento, taglia il traguardo a 10’ di distacco, mentre Marco Menegardi completa il podio a 5:38:12, alleggerito anche del titolo di recordmen. Era stato proprio lui, nel 2017 a segnare il precedente best time a 5:31:55.

Per quanto riguarda la gara al femminile, fin dalle prime battute sembrava configurarsi una nuova galoppata in solitaria per la berica Francesca Pretto, sempre in pole position per oltre tre quarti di gara. Ma si sa, in questa disciplina il crampo traditore può essere dietro l’angolo. A San Gottardo arrivano i primi dolori per lei, dopo Torri di Arcugnano però sembrano non passare, così il ritmo cala e Sara Trevisan può approfittarne per rifarsi sotto. Si prefigura allora un arrivo al cardiopalma, ma la Pretto viaggia in riserva e il motore sembra non essere più brillante. La Trevisan passa. In Piazza dei Signori la padovana è sola e chiude appena sopra le 7 ore. Tenace la Pretto chiude di poco dietro e si guadagna un secondo posto più che sudato. A poco più di 17’ la terza piazza del podio è presa da Isabella Lucchini.

Twin Lui&Lei

Tutti gli occhi erano puntati su di loro: Irene Frizzo e Filippo Dal Maso. I due, coppia in gara e nella vita, erano nettamente favoriti alla vigilia della gara. Al via Dal Maso non è però in forma e preferisce non esagerare. Nella prima delle due frazioni di gara si mettono a tirare Marco Leoni e Marco Bonfante. Quest’ultimo sprinta poco prima del passaggio di testimone di San Donato e passa in testa, affidando un seppur minimo vantaggio alla compagna di team Camilla Spagnol. Si fa sotto Simona Pievani che, nel frattempo, ha superato Laura Tacchini e Alessandra Boglioni. Non riesce però a farsi sotto quel che serve ad impensierire la leader di giornata. Deve però tener duro e difendersi dalle bordate di due donne tutte d’un pezzo del calibro di Irene Frizzo e Lucia Forte. Alla resa dei conti però la Spagnol resiste e taglia la finish line davati a tutte. Sul podio finiscono nell’ordine Irene Frizzo, bravissima a rubare terreno alle avversarie (in coppia con Filippo Dal Maso) e Simona Pievani (in coppia con Angelo Francesco Ferrari).

Urban trail

Doveva essere la giornata del Vicenza Marathon, con la coppia Fracesco Lorenzi - Andrea Mignolli in grande spolvero. I due passano per primi a Villa di Arcugnano, ma a tallonarli c’è un ispiratissimo Giovanni Corà. Il portacolori dell’AIM GSD prende così la scia e al momento opportuno supera e si invola sul traguardo, a comporre un podio comunque al 100% vicentino. Dietro di lui chiudono nell’ordine Lorenzi e Mignolli.

La gara corta in rosa è invece tutta per la gendarme francese Melina Clerc che tiene a bada e dovuta distanza le competitors Tina Sbrissa e Chiara Lamberti, che chiuderanno in questo ordine la gara.

Classifiche

Integrale uomini

1. Christian Modena 5:25:28 (nuovo record di gara); 2. Elazzaoui Elhousine 5:37:02; 3. Marco Menegardi 5:38:15; 4. Mattia Depaoli 5:54:11; 5. Roberto Viliotti 6:00:17; 6. Achille Pigatto 6:14:16; 7. Stefano Maran 6:19:36; 8. Giuseppe Biava 6:27:14; 9. Gaetano Carcano 6:30:54; 10. Eros Ghiotto 6:34:43.

Integrale donne

1. Sara Trevisan 7:00:58; 2. Francesca Pretto 7:09:34; 3. Isabella Lucchini 7:18:14; 4. Federica Menti 7:25:51; 5. Paola Floretti 7:26:46; 6. Elena Di Vittorio 7:42:13; 7. Alessandra Olivi 7:51:18; 8. Mariangela Curini 7:58:54; 9. Elena Asia Noacco 7:59:59; 10. Gabriela Baccan 8:4:11.

Twin

1. Camilla Spagnol/Marco Bonfante 5:46:17; 2. Irene Frizzo/Filippo Dal Maso 5:59:11; 3. Simona Pievani/Angelo Francesco Ferrari 5:59:39; 4. Lucia Forte/Marco Brancalion 6:04:09; 5. Andrea Girardi/Nicoletta Dal Pont 6:16:03; 6. Laura Barale/Simone Brussolo 6:17:39; 7. Laura Tacchini/Marco Leoni 6:18:27; 8. Igor Merli/Elena Sassudelli 6:20:13; 9. Alessandra Boglioni/Claudio Chiarini 6:30:49; 10. Francesca Galli/Michele Ciabarri 6:43:34.

Urban uomini

1.Giovanni Corà 1:26:36; 2. Francesco Lorenzi 1:27:43; 3. Andrea Mignolli 1:28:02; 4. Silvio Berengo 1:30:53; 5. Denis Favot 1:34:04; 6. Alberto Garbujo 1:34:11; 7. Alex Tormena 1:35:02; 8. Simone Barzon 1:35:24; 9. Ruggero Pianegonda 1:36:02; 10. Cristian Simioni 1:38:04.

Urban donne

1. Melina Clerc 1:42:30; 2. Tina Angela Sbrissa 1:49:14; 3. Chiara Lamberti 1:53:23; 4. Sara Zerbinati 2:00:01; 5. Laura Lazzari 2:01:30; 6. Sabrina Marchesin 2:06:19; 7. Vica Zaharia 2:07:42; 8. Simona Cornolti 2:07:51; 9. Ilaria Adami 2:07:59; 10. Chiara Rizzato 2:08:24.

 

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