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Domenica, 06 Gennaio 2019

Klaebo resiste a Ustiugov e trionfa al Tour de Ski

Johannes Hoesflot Klaebo è un classe 1996 che vanta già tre ori olimpici, ed ora anche un Tour de Ski. Partenza fulminante la sua, in occasione dell’ultima tappa odierna del 13° Tour de Ski, la terribile Final Climb dell’Alpe Cermis in Val di Fiemme, e dopo circa 2 km percorsi al Centro del Fondo di Lago di Tesero il vantaggio sull’inseguitore Ustiugov, partito a 1:20 di distacco, aumenta di 1 secondo. Il russo Bolshunov è terzo con Francesco De Fabiani quarto, secondo ieri alla Mass Start dietro al ragazzo prodigio norvegese. Al quarto chilometro di percorrenza Klaebo ha guadagnato 4 secondi sul russo Ustiugov, vincitore del Tour de Ski 2017, ma siamo ancora “in piano” e le sorti della sfida si decideranno sulle prime rampe in direzione Cermis, novità assoluta per Klaebo, nonostante abbia al collo tre medaglie d’oro olimpiche. “DeFast” perde ulteriormente contatto e 3 minuti lo separano da Klaebo al passaggio al 4° chilometro. Ottavo Sundby, 11° provvisorio lo svedese Halfvarsson, il “nemico” dichiarato del ritirato Northug, a propria volta “idolo” e ispirazione (anche in alcuni atteggiamenti) del giovane Klaebo. Alle prime rampe il russo si rifà sotto, portando a 1:07 lo svantaggio dal norvegese, una battaglia sportiva che si prospetta appassionante come non mai sull’Alpe trentina. Anche De Fabiani recupera, portandosi a 2:30 al 7° chilometro. 41 secondi… immaginate uno sprinter alle prese con 9 km in tecnica libera ad inseguimento, di cui 3.5 km tutti in salita e punte che sfiorano il 30% di pendenza, con una media del 12% e un dislivello di 420 metri. Resistere non è impresa da poco, solo Klaebo potrebbe riuscirci, e infatti anziché perdere secondi li guadagna, 45 secondi la differenza tra lui e Ustiugov sulle ultime rampe, apparentemente troppi per essere recuperati. Klaebo leva berretto ed occhiali e fa vedere a tutti – anche agli spettatori assiepati lungo la pista – il fenomeno che è, nel frattempo De Fabiani è ottavo e ha alle spalle nientemeno che Martin Johnsrud Sundby, decisamente non un cliente facile. La cavalcata di Johannes Hoesflot Klaebo si chiude in trionfo tra le bandiere norvegesi, a sventolare nuovamente dopo il successo di Oestberg, il Tour de Ski è ancora una volta affar loro. Lo sprinter riesce dunque ad amministrare il vantaggio sull’inseguitore Sergej Ustiugov trionfando in 32:51.3. Il russo chiuderà in 33:08 e il terzo, il norvegese Simen Hegstad Krueger (33:40) è autore di una rimonta poderosa per merito del climb time di giornata (16:25.3). Applausi anche per il nostro Francesco De Fabiani, nono assoluto in 35:09, stremato: “Sono molto contento del risultato di questa gara, mi ha soddisfatto, me la sono sudata. Speriamo di continuare così, soprattutto in vista dei prossimi Mondiali. Oggi sapevo che sarebbe andata così, la patisco sempre tanto questa salita.” Uno stanchissimo Klaebo si prende tutti gli applausi: “Avevo poche energie dopo la Mass Start di ieri, non è facile andare avanti quando ti dicono che dietro di te continuano a recuperare, fortunatamente ce l’ho fatta e non potrei essere più soddisfatto”. 34° Stefano Gardener, 35° Giandomenico Salvadori. Il presidente del comitato Fiemme Ski World Cup, Bruno Felicetti, è soddisfatto, pensando già agli appuntamenti di Salto Speciale e Combinata Nordica della prossima settimana: “Siamo a metà strada, quattro gare delle dieci in programma, e per ora abbiamo un risultato positivo. Eravamo un po’ preoccupati per il forte vento che ci ha messo in difficoltà, ma grazie all’intervento di tutti i volontari che si sono dati da fare per ripristinare il percorso di gara e tutti gli allestimenti abbiamo potuto concludere nel migliore dei modi. Siamo soddisfatti, è un risultato estremamente positivo: grande collaborazione da parte di tutte le realtà coinvolte: dagli impianti dell’Alpe Cermis, alle amministrazioni comunali, fino alla Provincia Autonoma di Trento e alla Federazione Italiana Sport Invernali, a questi va un grande ringraziamento per il sostegno dato”. Una battaglia ‘mentale’, vinta da chi oltre ad essere giovane e forte, sembra essere – dopo aver limato qualche atteggiamento di ‘superiorità’ in gara – anche preparato ad affrontare le competizioni future. “Sky is the limit” per Johannes Hoesflot Klaebo.

Info: www.fiemmeworldcup.com    

9 Km Men FT

1 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 32:51.3; 2 USTIUGOV Sergey RUS 33:08.0; 3 KRUEGER Simen Hegstad NOR 33:40.1; 4 ROETHE Sjur NOR 33:56.6; 5 BOLSHUNOV Alexander RUS 34:17.9; 6 MELNICHENKO Andrey RUS 34:28.4; 7 SUNDBY Martin Johnsrud NOR 34:55.6; 8 SPITSOV Denis RUS 34:57.2; 9 DE FABIANI Francesco ITA 35:09.8; 10 LARKOV Andrey RUS 35:25.9

Tour de Ski, la norvegese Ingvild Flugstad Oestberg trionfa anche oggi dopo il successo di ieri

Prima Final Climb oggi in Val di Fiemme nell’ambito del Tour de Ski, tra lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e l’Alpe Cermis, con la favorita Ingvild Flugstad Oestberg a partire gestendo un margine di 53 secondi dalla prima diretta inseguitrice, la russa Natalia Nepryaeva. La terza, la finlandese Krista Parmakoski, partiva invece 2 minuti e 13 secondi dopo la norvegese. La passerella allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero è importante per mantenere immutato il divario, con la difficoltà di non sapere come stiano andando le avversarie. Allo stesso tempo è bene gestire le energie, le rampe della pista Olimpia III dell’Alpe Cermis sono affare per “veri duri”: 9 km in tecnica libera ad inseguimento, di cui 3.5 km tutti in salita e punte che sfiorano il 30% di pendenza, con una media del 12% e un dislivello di 420 metri. Usciti dal Centro del Fondo di Lago di Tesero il divario anziché diminuire aumenta, con Oestberg a vantare oltre un minuto sulla Nepryaeva e oltre due su Parmakoski. La norvegese vuole fortemente questo tredicesimo Tour de Ski, dopo aver fatto per anni da comprimaria alle connazionali Bjoergen, Johaug, con la quale spesso si allena, e Weng. L’americana Jessica Diggins segue in sesta posizione, subito prima della stessa Weng che pare intenzionata a raggiungerla. Dopo 6.2 km la russa continua a perdere secondi preziosi e la Oestberg sembra un passo alla volta più vicina al successo finale, con oltre 1 minuto e 16 secondi di vantaggio. Parmakoski a +2:21. La Final Climb dell’Alpe Cermis non a caso è una delle sfide più difficoltose dello sport mondiale, proprio perché non lascia tregua, mollare non è una opzione. In quarta posizione l’altra russa Belorukova e in quinta la Sedova, entrambe ad oltre tre minuti quando mancano 3 km al traguardo. Sesta la Diggins mentre la Weng è ancorata alla settima posizione, e da lì non pare schiodarsi, arrancando lontana dalla brillante prova che le permise di portarsi a casa la scorsa edizione. Il vento fiemmese (fortunatamente a favore) le spinge verso il traguardo, atteso come nessun’altra tappa di Coppa del Mondo dagli atleti. Nello sport il successo di un ‘gregario’ ha solitamente un sapore particolare e la Oestberg, dopo anni a finire dietro ma anche ad imparare, ha trovato la propria ribalta, le piste fiemmesi non lasciano scampo a scuse: si vince perché lo si merita. Oestberg crolla a terra: è lei la campionessa indiscussa del tredicesimo Tour de Ski. Un trionfo “in maniche corte”, come la sua mise. Seconda classificata Natalia Nepryaeva addirittura a 2:42, poco più staccata la Parmakoski a 2:55 da Oestberg. Caterina Ganz, “la ragazza con l’orecchino di perla” come il dipinto di Jan Vermeer, giunge 20.a al termine di una discreta prova, con un climb time di 21:54: “Faticoso, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, c’era un tifo impressionante! L’importante per me è stato salire senza strafare, non ho avuto alcuna strategia salendo, siamo state nel gruppo fino alla ciclabile, e poi da lì ognuna è salita col proprio ritmo”. Ventisettesima l’altra azzurra Sara Pellegrini in 51:44 e climb time di 23:14. Miglior climb time di giornata per Oestberg (19:49), la quale succede alla connazionale Heidi Weng come reginetta dell’Alpe Cermis, festeggiando il meritatissimo successo con un lungo abbraccio al proprio coach e un urlo vichingo finalmente liberatorio. "Non avrei mai pensato di diventare la “regina del Cermis”, questa gara non è mai stata quella più affine alle mie caratteristiche tecniche e fisiche ma oggi mi sentivo davvero bene e per me è una gioia immensa".

Info: www.fiemmeworldcup.com    

9 km Ladies FT

1 OESTBERG Ingvild Flugstad NOR 35:15.0; 2 NEPRYAEVA Natalia RUS 37:57.0; 3 PARMAKOSKI Krista FIN 38:10.9; 4 SEDOVA Anastasia RUS 39:08.2; 5 BELORUKOVA Yulia RUS 40:02.4 6 DIGGINS Jessica USA 40:28.5; 7 WENG Heidi NOR 42:04.3; 8 ISHIDA Masako JPN 44:31.2; 9 SLIND Kari Oeyre NOR 44:45.5; 10 ISTOMINA Mariya RUS 45:00.0

Rampa con i Campion ad Alexander Legkov

Oggi in Val di Fiemme, tra lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e l’Alpe Cermis, andava in scena la “Rampa con i Campioni”, tradizionale appuntamento Open che apre la temibile erta del Cermis anche ad amatori e campioni del passato, poco prima del passaggio dei fondisti del Tour de Ski. Tra i partecipanti anche uno degli autori (assieme a Vegard Ulvang) di questa terribile “invenzione”: Jürg Capol.

Battagliare divertendosi è il ‘mantra’ dell’evento promozionale, con 170 atleti tra i quali anche l’oro olimpico Alexander Legkov. Il più agguerrito sembra essere proprio il russo, vincitore del Tour de Ski 2013, che stacca gli avversari poco dopo lo start, sbuffando nella prima parte tallonato dal solo Tao Quemere, spiccando il volo poi sulle prime rampe. Legkov non ha perso mordente ed è stato il primo a giungere sul traguardo della pista Olimpia III: “La pista è difficile da affrontare ma è stato comunque bello perché ho visto delle montagne da togliere il fiato. Adoro questo luogo”, proprio davanti al francese Quemere: “La gara è stata molto faticosa e difficile, e quando inizi a salire devi andare avanti alla stessa velocità. È stato difficile stare dietro ad Alexander Legkov. Io supporto tutti i tipi di atleti; è importante amare ogni tipo di sport e divertirsi praticandolo” e all’altoatesino Julian Brunner:È la prima volta che vengo qui a sciare, e tornare dopo tanto tempo è stato emozionante ma difficile e faticoso. È un tipo di evento assolutamente da supportare perché ci si può mettere alla prova sulle stesse piste dei campioni”.

Successo russo anche al femminile, dove la brava Olga Nazarova si è imposta sulle finlandesi Kati Venalainen e Katri Munukka. Jürg Capol è giunto pochi istanti dopo la prima donna: “Ho fatto la salita quasi ogni anno, a volte ci metto più tempo a volte meno, c’era un po’ di vento in piano e la salita è sembrata più lunga del solito”. Soddisfatta la Nazarova: “Mi è piaciuto molto sciare qui, anche se è stato molto faticoso. Nonostante ciò supporto questo tipo di attività, tutta salute!”, concorda la seconda arrivata: “Mi sento molto stanca ed è stata dura ma è stato fantastico partecipare. Sciare qui è molto bello”, mentre la terza aveva fiato da vendere dopo aver scalato l’erta dei campioni: “La pista era difficile, ma mi è piaciuta perché ho potuto affrontare lo stesso percorso che fanno i campioni. È comunque una grande soddisfazione arrivare al traguardo”.

Il pronostico di Jürg Capol in vista del gran finale conferma l’opinione degli addetti ai lavori, ma lascia un punto di domanda per quanto riguarda la gara femminile: “Pronostici per oggi? Credo Oestberg tra le donne, è andata forte anche ieri, anche se non lo puoi mai sapere per certo. Ustiugov ha fatto una bella salita due anni fa, ieri aveva le gambe un po’ dure ma tutto può succedere. Non sappiamo come va Klaebo sul Cermis quindi è tutto da vedere”. Ad anticipare di qualche istante le Final Climb anche la Junior Final Climb, una mass start in tecnica libera per ragazzi. Appuntamento dunque alle ore 13 con la finale femminile in diretta Eurosport e Rai Sport, e la finale maschile subito dopo, alle ore 14.45.

Info: www.fiemmeworldcup.com    

Rampa con i Campioni

Classifica maschile

1 Legkov Alexander Rus 34:01.8; 2 Quemere Tao Fra 34:54.4; 3 Brunner Julian Ita 35:34.2

Classifica femminile

1 Nazarova Olga Rus 43:08.4; 2 Venalainen Kati Fin 43:51.1; 3 Munukka Katri Fin 48:43.7

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