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Venerdì, 18 Gennaio 2019

Marcialonga: 70 km di pista pronti da Moena a Cavalese per la 46.a edizione

Il prossimo 27 gennaio la Marcialonga trentina festeggerà la 46.a edizione di una narrazione di lungo corso, ma che mai come quest’anno potrebbe avere al via campioni di ogni sorta, dai titolatissimi del passato ai fuoriclasse di oggi, sino alle stelle olimpiche di altre discipline rispetto allo sci di fondo; ma la Marcialonga è prima di tutto Valli di Fiemme e Fassa, un’unione metaforica completata con largo anticipo.

Il presidente Angelo Corradini può infatti annunciare fieramente che il tracciato di 70 km da Moena a Cavalese è stato portato a termine grazie ad un grandissimo lavoro, ed ora resta solamente l’attesa per l’arrivo dei fiocchi innevati previsto a giorni perché, si sa, la Marcialonga imbiancata è qualcosa di speciale. Saranno ben 7.500 i fondisti, in gran parte “bisonti”, come vengono simpaticamente soprannominati i concorrenti della Marcialonga, ma tra di essi si celano alcune delle figure che hanno fatto la storia dello sport, nostrano ed internazionale, cominciando dai campioni olimpici di ciclismo (Paolo Bettini), sci di fondo (Cristian Zorzi), canoa (Antonio Rossi) e anelli (Jury Chechi), fino all’ex portiere della nazionale italiana Francesco Toldo. Un parterre dei più variegati, contando anche il cantante rock svedese Anders Wendin e l’ex calciatore dei gialloblù Patrik Andersson.

A comandare le classifiche Visma Ski Classics – il circuito delle migliori granfondo a livello mondiale - vi è Petter Eliassen, di ritorno dopo essersi fermato per qualche tempo ma già in grande spolvero. I suoi compagni del Team BN Bank non sono tuttavia da meno e a seguire si trovano Simen Oestensen e Morten Eide Pedersen, a detronizzare apparentemente anche il team di Gjerdalen (attualmente il norvegese si trova in 6.a posizione). Andreas Nygaard è settimo, nono Ilya Chernousov, vincitore della passata Marcialonga. I trentini Mauro Brigadoi e Francesco Ferrari sono rispettivamente 25° e 28° nel ranking Visma Ski Classics.

“Marcialonga è tutto ciò a cui penso durante l’anno”, parole del vincitore delle edizioni 2015, 2016 e 2017 Tord Asle Gjerdalen, due ori mondiali e due bronzi, uno ciascuno ottenuti proprio in Val di Fiemme: “Lo scorso gennaio non sono stato forte abbastanza sulla salita di Cascata – afferma Gjerdalen, - non era proprio il mio giorno ed ora farò tutto ciò che posso per prepararmi e tornare più forte”.

A fargli compagnia in gara ci sarà il veterano e compagno di squadra del ‘sergente’ con i Ray-Ban, Anders Aukland, oro olimpico e mondiale: “Marcialonga è indubbiamente la gara più importante dell’anno, spero che il nostro team possa fare bene”. Diverse le ‘sfide nella sfida’ all’interno della ski-marathon, come quella che coinvolgerà gli svizzeri Giachem Guidon, pettorale 2599, e Andi Grunenfelder, pettorale 2690, quest’ultimo anche bronzo olimpico. La sfilza di campioni ed ex campioni è letteralmente infinita, e Aleksandr Panžinskij, argento olimpico, non mancherà ai nastri di partenza, così come Alexandr Legkov, altro campione olimpico. Risponderanno presente anche Jerry Ahrlin, tre volte vincitore della Marcialonga (2007, 2009, 2011), lo svedese Jörgen Brink, il ceco Stanislav Řezáč e il campione mondiale Anders Gløersen.

Tra le donne al comando non poteva che esserci la svedese Britta Johansson Norgren, questa volta però con un distacco più risicato rispetto all’inseguitrice Astrid Oyre Slind, sorella della titolata Kari di Coppa del Mondo. Dovesse migliorare nei rush finali, il primo piazzamento della Norgren non sarebbe poi così tanto sicuro. Terza la sempre ottima Katerina Smutna, quinta Justyna Kowalczyk che alla Marcialonga come uno squalo potrebbe attaccare le specialiste del double poling. La nostra Chiara Caminada, più volte vincitrice della Combinata Punto3 Craft, è invece sedicesima in classifica generale.

L’emozione nel partecipare sarà tanta, sia per i fondisti italiani sia per gli atleti internazionali, perchè Marcialonga è la sfida più ambita dell’anno e per accoglienza fiemmesi e fassani non sono secondi a nessuno, facendo sentire come tra le mura domestiche anche fondisti distanti migliaia di chilometri dalla propria terra natale. Marcialonga è - ora più che mai - capitale dello sci di fondo nel mondo.

Info: www.marcialonga.it

Alpi italiane senza neve, i fenomeni di Stau e Föhn

Più volte nel mese di dicembre e gennaio correnti settentrionali perpendicolari alla catena alpina hanno prodotto il fenomeno dello Stau e del Föhn, generando ingenti precipitazioni sul lato austriaco e svizzero delle Alpi e tempo caldo e secco sul lato italiano.

Quando il vento incontra una particolare conformazione orografica è costretto a risalire lungo le sue pendici, andando incontro ad espansione per la diminuzione della pressione atmosferica e successivo raffreddamento. Questo comporta il raggiungimento delle condizioni di saturazione della massa d’aria che scarica la precipitazione lungo il versante sopravento. Questo vento di risalita è detto Stau e ha interessato principalmente Austria e Svizzera nelle prime due settimane di gennaio.

Appena scavalcata la barriera alpina, l’aria comincia a scendere sul versante opposto, ormai quasi completamente secca, avendo perso gran parte del suo contenuto di umidità sul lato sopravento. Nel muoversi verso il basso, con pressioni via via crescenti, l’aria viene compressa, riscaldandosi diabaticamente di 1°C ogni 100 metri e giungendo così a valle con un guadagno di diversi gradi rispetto all’analoga quota iniziale prima dell’ascesa. Questo vento di caduta, caldo e secco che rende il cielo particolarmente terso e sereno, è chiamato Föhn e da esso ha preso il nome l’asciugacapelli che appunto genera aria calda e secca. Nell’attrito turbinoso contro gli ostacoli il vento di caduta acquista, per la sua secchezza, una elevata carica elettrica positiva. Chi non ha preso la “scossa” nell’aprire la portiera dell’auto quando soffia il föhn? Ma la modifica delle proprietà elettriche dell’aria ha un’influenza negativa sulla salute, specie in soggetti meteoropatici e psicolabili. Infine, i venti di Föhn possono raggiungere raffiche considerevoli che possono superare anche i 100 Km/h.

In generale, il fenomeno di Stau e Föhn può verificarsi a ruoli invertiti su entrambi i versanti delle Alpi e può interessare anche gli Appennini

Nel disegno è schematizzata una sezione della catena alpina in un punto di 3.000 metri di altezza e il modello semplificato del vento Stau e Föhn. Nel lato sinistro il versante sopravento (Stau) con precipitazioni; nel lato destro versante alpino italiano sottovento (Föhn) caldo e secco.

 

La grande festa della Moonlight Classic

La Moonlight Classic si disputerà mercoledì 23 gennaio in Alto Adige, e regalerà una giornata tutta da vivere, ad accompagnare il prestigioso appuntamento serale con la tredicesima edizione dell’evento di sci di fondo altoatesino. I pettorali di partenza saranno a disposizione presso l’Ufficio gare sull’Alpe di Siusi (area partenza/arrivo) martedì 22 dalle 15.00 alle 18.00 e mercoledì 23 a partire dalle ore 9.00, prima di ritrovarsi nella zona di partenza di Compatsch sulle note musicali dei Pamstiddn Kings, ad esibirsi nel tendone riscaldato poco distante:Relax. Breathe in. Breathe out. There are no concerts you can miss!”, cantautori e polistrumentisti che renderanno ancor più viva l’atmosfera. Il vivace sestetto altoatesino si esibirà con i propri fiati all’insegna di musiche jazz-funk interessanti e coinvolgenti. Alle ore 20 la Mass Start della Moonlight Classic, con arrivo dei primi concorrenti della 15 km previsto alle ore 20.35 e del vincitore della 30 km alle ore 21.15. A seguire flower ceremony e premiazione dei vincitori alle ore 22. La neve di certo non manca sull’Alpe di Siusi, sono infatti arrivati altri dieci centimetri e la zona dispone di tutte le comodità del caso. Si potrà giungere fino al tendone di Compatsch con la propria macchina dopo le ore 17.00, ricordando agli spettatori che potranno salire dalle ore 18 in poi gratuitamente in cabinovia (aperta e a disposizione fino alle ore 1), mentre agli atleti la cabinovia è aperta – sempre gratuitamente – per tutta la giornata. Hanno chiesto informazioni sulla gara anche partecipanti del calibro di Anders Aukland, oro olimpico e mondiale, e Tord Asle Gjerdalen, il titolato fondista con i Ray-Ban, due volte campione mondiale. I due futuri concorrenti della prossima Marcialonga di Fiemme e Fassa potrebbero così ‘riscaldarsi’ alla Moonlight Classic, sontuosa passeggiata in notturna di 15 o 30 km, illuminata da 1.000 fiaccole che renderanno elettrizzante l’atmosfera. Da quest’anno la manifestazione è anche “Just for Fun”, la gara vuole infatti essere aperta a tutti da parte dell’APT Alpe di Siusi, una sfida emozionante e troppo bella per non essere vissuta a fondo anche dai non agonisti, in modo sereno e ‘fuori classifica’. I fuori…classe potranno invece sfruttare l’altitudine, “ricercata” per migliorare le proprie performance sportive. La location è stata anche sede di arrivo di una tappa del Giro d’Italia, nel 2009 durante la quinta tappa partita da San Martino di Castrozza con la vittoria del russo Denis Menchov. Partecipare alla Moonlight Classic è ancora possibile, alla cifra di 60 euro, l’altopiano per tutte le stagioni accoglie ogni tipo di fondista, dal primo all’ultimo.

Per info ed iscrizioni: www.moonlightclassic.info

 

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