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Martedì, 11 Luglio 2017

Marcialonga: meno di due mesi alla Running Coop

La Marcialonga Running Coop del 3 settembre è l’ultima “fatica” dell’anno per il comitato organizzatore di Marcialonga, ed una gioia per i corridori di tutto il mondo che giungono nelle Valli di Fiemme e Fassa (TN) per sfrecciare lungo il percorso che renderà grande la 15.a edizione dell’evento podistico di casa Marcialonga.

Ad un’offerta più che vantaggiosa ci si potrà portare a casa una manifestazione con i fiocchi, con l’imprimatur di uno degli staff più organizzati del pianeta in tema di eventi sportivi, ed un pacco gara costituito da un coordinato di polpacciera e calzino a compressione, personalizzato con il logo della Marcialonga.

La polpacciera a compressione graduata leggera è ideale da indossare sia durante l'attività dinamica che nella fase di defaticamento per facilitare la circolazione del sangue, favorendo così la resistenza e la forza muscolare e riducendo i tempi di recupero. Un capo tecnico Ci.Zero rigorosamente made in Italy, distribuito sia ai partecipanti della sfida principale sia a quelli della staffetta, novità di quest’anno.

Già, la staffetta, poiché la Marcialonga Running Coop il 3 settembre si potrà correre anche in squadre composte da tre atleti. Il percorso sarà lo stesso che caratterizzerà la 15.a edizione dei concorrenti “singoli”, con la differenza che i 26 km di gara verranno suddivisi in tre frazioni: il primo staffettista s’impegnerà da Moena a Predazzo lungo 10 km di percorrenza (distanza più lunga per singolo atleta), il secondo da Predazzo a Lago di Tesero per 8 km, ed infine il terzo da Lago di Tesero sino al traguardo di Cavalese per altri 8 km. Una frazione impegnativa quest’ultima, poiché negli ultimi 2 km si effettua la salita, ove spesso si è decisa la Marcialonga Running Coop.

In tal modo il C.O. guidato dalla CEO Gloria Trettel e dal presidente Angelo Corradini intende dare la possibilità di percorrere il bellissimo tracciato di gara anche ai meno allenati, che potranno comunque provare emozioni uniche condividendo l’esperienza assieme ai propri compagni di team, come ogni staffetta che si rispetti.

Iscriversi è facile e veloce, come correre al cospetto degli scenari dolomitici.

Info: www.marcialonga.it e canali Facebook, Twitter, Instagram, Google+ e YouTube

  • Pubblicato in Altro

La più grande delle piattaforme di ghiaccio della penisola Antartica sta collassando

È ormai imminente il distacco di una parte della piattaforma Larsen C che lascerà partire alla deriva un iceberg di dimensioni mai misurate. Già nel 2016 l’avanzata della spaccatura era evidente e raggiungeva oltre 100 km di lunghezza, oggi mancano ormai 5 km al distacco completo e l’accelerazione subita nelle ultime settimane ha provocato una frammentazione del tratto finale lasciando presagire che manca ormai poco al distacco completo. L’iceberg che si libererà dalla piattaforma avrà una superficie di 5800 km2. Lo spessore medio del ghiaccio è di 200 metri per un volume di 1155 km3. Il mondo scientifico, ma non solo, si chiede che direzione prenderà l’enorme iceberg durante la sua deriva, anche se l’avanzata sarà lenta.  Altra incognita sarà la reazione della restante piattaforma Larsen C che si troverà indebolita nella sua struttura, perderà infatti il suo fianco di sostegno verso il mare aperto per un rapporto di circa il 10%, generando una possibile disgregazione a catena. Questo successe già nel 2002 nella vicina Larsen B dove, dopo il distacco di un grande iceberg,  in pochi mesi gran parte della piattaforma si sgretolò scivolando verso il mare. Per una volta però l’influsso diretto dell’aumento globale di temperatura non sembra essere la principale causa del distacco, che è piuttosto imputabile ad un fenomeno naturale, l’avanzata dei ghiacciai porta da sempre distacchi di grandi porzioni di ghiaccio, anche se non di queste dimensioni. 

I ghiacci dell’Antartide segnano attualmente i record di estensione, gli studiosi giustificano che  questa evoluzione in controtendenza  sia in parte dovuta ad un intensificazione del sistema di bassa pressione nel mare Amundsen, il quale porta ad una circolazione dei venti freddi verso il mare di Ross dove i ghiacci si estendono. La notizia dell’imminente distacco del nuovo iceberg ha avuto grande risalto nella stampa internazionale, malgrado il suo indubbio fascino e sensazionalità, il nostro pianeta che è purtroppo compromesso da cambiamenti ben più gravi, non fa notizia.

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